Guarda il video: 2016 Abarth 124 Spider - Test Drive (Ita)
Abarth 124 Spider
Il ritorno di un mito dei rally
Di che auto si tratta?
Linea e nome sono ispirati dall'omonimo modello degli anni 70, particolarmente gradito negli USA, ma l'auto è tecnicamente moderna. Si tratta di una spider nata in collaborazione con Mazda che in principio (nel 2012) doveva nascere come erede dell'Alfa Romeo Duetto.
Un'auto destinata ai puristi della guida, per chi ama le sportive "old school".
Vita a bordo
Più che salire si scende nell’abitacolo, dove i sedili racing si
rivelano più comodi e contenitivi rispetto a quelli standard. Le
regolazioni a disposizione del pilota sono poche, non ci si può
ritagliare la posizione al millimetro, ma in compenso bastano pochi
movimenti per sentirsi a proprio agio, ma sempre relativamente visto che
la 124 calza come un guanto! Pochi gli stravolgimenti degli interni,
segnalo il cruscotto con contagiri rossi e tachimetro con fondoscala a
270km/h, mentre a livello di finitura compare l’alcantara nella parte
bassa della plancia, proprio come nella MX-5 2.0 Sport. Piacevole da
impugnare pure il pomello del cambio a forma di cubo. Difetti: oltre
alla praticità di livello poco più che motociclistico è sgradevole
l’assenza degli alzavetro automatici ambo i finestrini, si abbassano
leggermente da sé solo quando si aziona il meccanismo per aprire la
capote, ma nelle salite e discese complete vanno “accompagnati”;
personalmente avrei gradito pure la ripetizione in digitale della
velocità visto che il tachimetro non si legge “al volo” (la velocità è
indicata ogni 30km/h), nonostante il cruscotto, al pari del display
centrale, sia illuminato in HD.
Come si guida?
Premessa l’auto è ancora un prototipo, le tarature sono definitive
all’80% ed è leggermente depotenziata (158cv). Il 1.4 Multiair ha subito
numerose modifiche per essere adatto ad un pianale progettato per
ospitare un motore longitudinale. Iniziamo dalle prestazioni: in
partenza l’auto schizza con verve in avanti già con un filo di gas,
sotto i 3000rpm è ben gestibile ma è sopra questa soglia che inizia a
“svegliarsi” davvero per poi “ribellarsi” dai 4500 sino ai 6000rpm, il
limitatore comunque è a quota 6500; l’erogazione lungo tutto l’arco è
progressiva e lineare. Davvero sportivo il cambio: frizione e cambio,
senza essere stancanti, sono duri il giusto ed hanno una corsa breve, la
leva va azionata con un movimento secco e deciso: una volta fatta
l’abitudine ai passaggi di marcia “ravvicinati” si è letteralmente
invitati ad abusarne, anche se non ce ne sarebbe bisogno per via della
risposta pronta del motore in ripresa. Viaggiando a capote abbassata,
l’isolamento dalle turbolenze è ottimo quello acustico invece ve lo
lascio immaginare: le note allo scarico, condite da “ringhi” e
“scoppiettii”, sono una piacevole soundtrack…
In termini di assetto l’auto è molto composta in curva, rigida e ben bilanciata, segue fedelmente la traiettoria impostata, sembra un’auto di categoria superiore quanto a tenuta di strada e stabilità. Lo sterzo si impugna bene non è troppo leggero ed è diretto, ma secondo me manca un pelino di “feedback” in più per essere perfetto. Nonostante la sportività apertamente dichiarata il comfort è quasi buono per via dei già citati sedili racing e per la capacità di assorbimento delle asperità del raffinatissimo telaio.
In termini di assetto l’auto è molto composta in curva, rigida e ben bilanciata, segue fedelmente la traiettoria impostata, sembra un’auto di categoria superiore quanto a tenuta di strada e stabilità. Lo sterzo si impugna bene non è troppo leggero ed è diretto, ma secondo me manca un pelino di “feedback” in più per essere perfetto. Nonostante la sportività apertamente dichiarata il comfort è quasi buono per via dei già citati sedili racing e per la capacità di assorbimento delle asperità del raffinatissimo telaio.
Ne vale la pena?
Disponibile in un solo allestimento, resta solo da scegliere fra il cambio manuale ed automatico (eresia quest'ultimo).
Tecnicamente non è lecito chiedere di più al raffinatissimo telaio, considerando gli ingombri esterni.
Il 1.4 turbo Multiair è stato modificato per essere disposto longitudinalmente, la potenza in assoluto non è tantissima ma le prestazioni beneficiano della leggerezza del corpo vettura.
Prezzo un po' alto ma l'auto è destinata a divenire una "istant classic", ma tutto è relativo:
rispetto alla Fiat/Mazda il sovrapprezzo è salato, ma rispetto ad una Audi TT 2.0 TDI è un'affare!
Prezzo un po' alto ma l'auto è destinata a divenire una "istant classic", ma tutto è relativo:
rispetto alla Fiat/Mazda il sovrapprezzo è salato, ma rispetto ad una Audi TT 2.0 TDI è un'affare!